Conclusa la KERMESSE CATANESE DEDICATA AL MONDO degli SPUMANTI PRODOTTI SUL VULCANO
Spumanti dell’Etna 2022,
un successo annunciato !
di Emiliana forte
Di scena nelle nobili ambientazioni di Palazzo Biscari l’evento Spumanti dell’Etna 2022, atteso da appassionati e winelovers per celebrare un viaggio sensoriale unico, per approfondire la conoscenza delle diversità peculiari delle bollicine metodo classico Etnee. E’ noto che Spumanti dell’Etna, sia l’evento più atteso dell’anno, ma la quarta edizione – ci conferma Francesco Chittari – “rappresenta come mai prima un incontro di tanti piccoli e grandi produttori, stampa ed appassionati, per confrontarsi, valorizzare e promuovere gli spumanti etnei, ormai di diritto tra le grandi eccellenze siciliane.
La giornata dedicata all’evento, si è articolata in interessanti occasioni di confronto e nuove prospettive, già dalla sessione mattutina, con la Masterclass di approfondimento, nelle splendide sale di Palazzo Scammacca, dal titolo “Non chiamateli rosé” condotta dal patron Francesco Chittari, noto docente di Fondazione Italiana Sommelier, con il quale si è approfondita la conoscenza dei metodi di produzione del vino Rosato ed i numeri di produzione dei vini spumanti. Nel pomeriggio spazio al convegno “Le bollicine come scoperta di territori” con focus sullo sviluppo enoturistico del Vulcano.
(A questi approfondimenti VIP ha dedicato l’articolo Per Favore…Non chiamateli rosè !)
.“Spumanti dell’Etna è nato nel 2018 per valorizzare le produzioni metodo classico etnee. Non era facile superare il livello raggiunto con le scorse edizioni, eppure grazie alle sinergie e al lavoro messo in campo, siamo riusciti a realizzare un evento unico nel suo genere. – ha infatti dichiarato Francesco Chittari – Il nostro più sentito ringraziamento a tutti coloro che ci danno un credito di fiducia attraverso la loro partecipazione, dagli sponsor ai nostri graditissimi ospiti”.
Chittari ha poi preannunciato lo svolgimento della riunione con i soci dell’Associazione Spumanti dell’Etna in programma il 18 gennaio a Palazzo Scammacca, nata con la prospettiva di fare squadra per promuovere nel modo migliore il territorio etneo.
Grande festa conclusiva dell’evento a Palazzo Biscari, importante palazzo privato di Catania, preziosa testimonianza del barocco siciliano, dove le 18 cantine ( compreso l’ospite d’onore! ) hanno offerto ricchi banchi d’assaggio dei vini spumanti metodo classico in diverse declinazioni…ed un inaspettato dègorgement in diretta, grazie a Nicola Gumina !
La cantina ospite nell’edizione Spumanti dell’Etna 2022 è stata Ferrari con i Trento Doc Maximum, Maximum rosè, Perlè, Perlè rosè, Perlè Pas dosè.
Accanto alle produzioni vinicole metodo classico etneo, da registrare la presenza di alcuni prodotti di eccellenza come i distillati dei Fratelli Pistone, i liquori di Amara, le conserve di pesce Testa ed i panettoni di Isabella Catalano.
A nobilitare l’evento una qualificata partecipazione degli chef siciliani che hanno proposto, all’interno di un gustoso percorso gastronomico, diciotto differenti piatti gourmet cucinati ad hoc ed in perfetta combinazione con le etichette degli spumanti presenti in degustazione.
In questa edizione si è voluto premiare il Miglior Piatto della Serata, con il supporto dei partner AGM Professional, Concessionario di Electrolux Professional, Sanpellegnino e DAC, Divise da lavoro. I piatti vincitori, scelti dalla giuria composta da Paolo Di Caro, presidente Fondazione Italiana Sommelier, Maurizio Micari, Resp. Docenti FIS e Dario Costanzo di Winery Tasting Sicily, sono stati quelli di Giuseppe Geraci patron e chef del ristorante Modì , aggiudicatosi il primo premio con il suo “Pane airbag con guacamole e bacon di Lampuga” fatto con Farina, latte, lievito, avocado, pomodoro, cipolla, limone, lampuga, olio evo, sale, pepe, erbette aromatiche. Secondo posto invece per Marco Timpanaro di Scirocco con la “Spigola di Mare con emulsione di Fico d’India Bianco e Polvere di Cappero di Salina”, mentre il terzo posto è stato appannaggio di Williams Cioffi di Mooddika con “Cavolo a cavallo”, un Minibuns di Maiorca con stracotto di cavallo, cavolo “trunzu di Aci” e maionese al limone.
Nella serata sono stati degustati anche i piatti degli chef: Massimiliano Vasta di Vico Astemio con “Terra in Vista”, Angelo Rapisarda ha portato un dessert della carta del suo locale Tantikkia, “Dolce Bosco”; Valentina Rasà e il suo staff di Cucina Manipura ha presentato AEGATES, un’insalata di Cous cous all’arancia, la chef di Materia Bianca Celano ci ha deliziato il palato con “Bianco Mediterraneo” con seppie cotte con la bacca di vaniglia, gamberi marinati in acqua di pomodoro utilizzando anche l’estratto delle loro teste, alle vongole aromatizzate al limone.
Continuando Giulio Gobbi, chef di Uzeta Bistrot ha fatto conoscere il suo “Gazpacho di frutta e verdura”, Villa Migliore con Gianluca Barbagallo il “Capicollo in dolce insalata in frutta fresca e secca” un capicollo di suino nero dei Nebrodi cotto a bassa temperatura, Marco Cannizzaro di Km.0 la Tartare di lampuga, cachi, nocciole e cavolo trunzo di Aci, Lorenzo Ruta di Taverna Migliore “Pane, Olive e carni con le spore”, un crostino di pane con finta oliva (Patè di fegatini glassate con olive nere); carne di maiale e manzo fermentati con spore. Interessante la proposta delle scacce ragusane di Mattia Occhipinti di Soul Crepes con Ricotta e prezzemolo, pomodoro e caciocavallo, pomodoro e melanzana. Cintarino pizzachef di Crescenzio, ha presentato “Nulla è per cacio” un trancio al padellino con porchetta arrosto Levoni e fonduta di caciocavallo ragusano dop, Angelo Scuderi con l’amico Nino Testa dell’Home restaurant Casa Scuderi ha realizzato “auTuNNU tra tarocchi e finocchi”, un tonno rosso, bottarga, colatura di alici, arance tarocco, finocchi, elaborazioni di agrumi,
Giuseppe Germanà dell’associazione Cuochi e Pasticceri Etnei una “Cruda Modicana tra Mandorla e Liquirizia” una Tartare di scottona modicana Crumble di riso soffiato spuma di latte di mandorla, maionese di aglio nero e gelatina di liquirizia;
Mattia Romano di Plante un “Tofu marinato alle alghe e P-mayo agli agrumi” e Manuel Tropea di Concezione la “Rama di cavolfiore viola” fatto con un cremoso all’arancia con i suoi canditi, cavolfiore viola latte fermentato, un croccante al cioccolato amaro con un inserto al cedro nero.
La briosa atmosfera del Salone delle Feste è stata accompagnata dal trio jazz e dalla presentatrice Federica Di Chiara, qui ancora una volta il vino spumante ha ricoperto l’importante ruolo di connettore ed attrattore, oltre che ambasciatore di un territorio come quello etneo, che si presenta con le sue caratteristiche ampelografiche ed ambientali idonee alla creazione di prodotti di eccellenza come gli spumanti.